Il 27 Marzo a Catanzaro anteprima nazionale del film “La terra senza” di Moni Ovadia

“La terra senza”, il film che segna l’esordio da regista dell’artista Moni Ovadia, porterà la Città di Catanzaro sul grande schermo. I suoi palazzi storici, i vicoli ed i luoghi simbolo del capoluogo sono stati protagonisti della pellicola, le cui riprese sono avvenute circa due anni fa. L’amministrazione comunale di Catanzaro, anche grazie all’impegno dell’ex vicesindaco Gabriella Celestino, aveva supportato la troupe del film nella logistica e nella gestione delle location tra i diversi set dell’antico Palazzo Leone nel centro storico, del cimitero, della terrazza del Complesso Monumentale del San Giovanni. Oltre a raffigurare una delle tradizioni catanzaresi più caratteristiche del periodo pasquale, la Naca.
<<Abbiamo il piacere di battezzare e accompagnare l’uscita al cinema di un film che non è solo ambientato a Catanzaro, ma vede la nostra città un elemento centrale nel racconto, con i suoi luoghi e scorci suggestivi e pieni di fascino>> ha commentato il sindaco Nicola Fiorita. <<Spero che questa produzione, sulla scorta degli altri recenti titoli cinematografici girati a Catanzaro e ben supportati dalle amministrazioni vecchie e nuove, possa contribuire a far conoscere e promuovere il nostro territorio al pubblico e nel grande circuito dell’audiovisivo. Operazioni di questo genere rappresentano opportunità preziose di lavoro e di indotto e offrono stimoli positivi per una narrazione più autentica della città>>.

“La terra senza” in anteprima al Cineteatro Comunale di Catanzaro

“La terra senza” sarà presentato in anteprima nazionale al Cineteatro Comunale di Catanzaro mercoledì 27 Marzo alle ore 19:30. Una serata evento in cui è prevista anche la partecipazione della produzione e di parte del cast artistico che ha lavorato sul set.

Anteprima nazionale a Catanzaro de La terra senza - film di Moni Ovadia
Anteprima nazionale a Catanzaro del film “La terra senza” di Moni Ovadia

La trama del film “La terra senza”

Il film è tratto dall’omonima pièce teatrale, scritta dalla scrittrice Anna Vinci, già prodotta anni fa dalla Fondazione Politeama e ambientata proprio nel Capoluogo. Protagonista l’attore catanzarese Carlo Greco, affiancato da Donatella Finocchiaro e Aurelio D’Amore, produttore Rean Mazzone con la sua Ila Palma, in collaborazione con Rai Cinema. La pellicola si avvale, inoltre, delle musiche originali di Mario Incudine.

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Una scena del film “La terra senza” con Carlo Greco e Donatella Finocchiaro
Una scena del film “La terra senza” con Carlo Greco e Donatella Finocchiaro

“La terra senza” racconta la storia del ritorno a casa, in una terra difficile, del protagonista Ludovico (Carlo Greco) costretto anni prima a fuggire lontano. Il personaggio, sofferente nel corpo e nell’anima, si scontra con la sorella adottiva Rosa (Donatella Finocchiaro), rimasta in questa terra per crescere il figlio nato da una storia clandestina con un giovane criminale. È lui che, intento a voler vendere la casa di famiglia, si ritrova pervaso dagli odori, dai luoghi e dalle persone che si era lasciato alle spalle per 40 lunghi anni. Ludovico rientra a Catanzaro nel periodo di Pasqua e riscopre la parte felice del vivere nella sua terra, ma ripensa anche agli avvenimenti negativi che lo hanno portato ad andare via. Il rapporto con Rosa è ormai deteriorato a causa della brutale morte di un loro amico d’infanzia. Il ritorno, che dovrebbe lenire il suo animo dolente, non fa altro che metterlo dinanzi alla realtà della sua vita e delle sue origini. Moni Ovadia è riuscito a carpire gli scorci più belli della città, ponendo il protagonista dinanzi al suo passato.

Dopo Catanzaro, il film sarà presentato al cinema Mexico di Milano l’8 Aprile e al Quattro Fontane di Roma il 12 Aprile prossimi.

Carlo Greco: <<Recitare è la mia vita>>

I ricordi dell’infanzia che riaffiorano quando si torna dopo lungo tempo nel posto dove si è nati. Rivivere i luoghi della propria terra, sentire i profumi che rievocano antiche memorie, un passato vissuto sulla propria pelle, sono le situazioni al centro del lungometraggio che vedrà protagonista un intenso Carlo Greco, attore nato a Catanzaro. <<Recitare è la mia vita, qualcosa di innato che senti dentro e ti assale senza lasciarti un attimo>> ha dichiarato.

L'attore Carlo Greco
L’attore Carlo Greco

Carlo Greco coltiva le sue doti di attore sopraffino studiando a Napoli, Roma e Parigi. La prima nazionale de “La terra senza” sarà una felice occasione per tornare nella sua città natale ed incontrare i concittadini che hanno sempre apprezzato le sue abilità artistiche ed umane. Un ritorno in terra catanzarese, come quello che fa il protagonista del film, Ludovico, interpretato dall’attore catanzarese con passione e professionalità coltivata in ben 54 anni di carriera. Camaleontico nelle vesti di personaggi per il teatro, per il cinema e per la televisione, come “Vecchi Pazzi”, “Killers contro killers”, “Nota stonata”, “Fedra” e “Distretto di Polizia”.
<<“La terra senza” è una storia sui sentimenti. C’è una piccola parte di Ludovico dentro di me e il mio rapporto con la città di Catanzaro. Ogni ritorno nei luoghi della mia giovinezza si trasforma in una emozione che fatico a descrivere>>. Un legame profondo con la propria terra che nulla riesce a scalfire, neanche la lontananza. Il vento della passione ha sempre accompagnato il cammino di Carlo Greco sulle strade della recitazione. Un percorso seguito con grande sacrificio, fino a raggiungere il traguardo che si era prefissato: diventare un attore. Cercare di esprimere le proprie emozioni su un palcoscenico è l’arduo compito richiesto dal suo mestiere e dalla sua arte.
<<Il profumo dei vicoli, il ricordo delle case con gli orti fanno parte della mia vita. Catanzaro non è solamente la mia città, ma anche un luogo sicuro nel quale, quando faccio ritorno, mi ritrovo>> ha dichiarato Carlo Greco. La felicità di presentare ai suoi concittadini un progetto in cui ha tanto creduto, lo porta quasi a commuoversi.

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Moni Ovadia, un artista poliedrico

Nasce a Plovdiv in Bulgaria nel 1946, da una famiglia ebraico-sefardita. Dopo gli studi universitari e una laurea in scienze politiche ha dato avvio alla sua carriera d’artista come ricercatore, cantante e interprete di musica etnica e popolare di vari paesi. Nel 1984 comincia il suo percorso di avvicinamento al teatro, prima in collaborazione con artisti della scena internazionale, come Bolek Polivka, Tadeusz Kantor, Franco Parenti, e poi, via via proponendo se stesso come ideatore, regista, attore e capocomico di un “teatro musicale” assolutamente peculiare, in cui le precedenti esperienze si innestano alla sua vena di straordinario intrattenitore, oratore e umorista.

Moni Ovadia
L’artista Moni Ovadia

Filo conduttore dei suoi spettacoli e della sua vastissima produzione discografica e libraria è la tradizione composita e sfaccettata, il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui egli si sente figlio e rappresentante, quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare, e di cui si fa memoria per il futuro.

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