“Turntable II”: il giradischi luminoso firmato Brian Eno

Brian Eno ha lanciato “Turntable II”, versione aggiornata del suo giradischi luminoso. Si tratta della seconda tiratura, in edizione limitata, dell’oggetto di design del creativo ed artista visivo, nonchè compositore e straordinario musicista britannico. Il giradischi è composto da un piatto ed una base in acrilico traslucido, due cerchi concentrici in perspex con luci LED programmate per cambiare colore mentre viene riprodotta la musica, in modo indipendente.

Brian Eno Turntable II 2024 (Fonte Paul Stolper Gallery)
Brian Eno “Turntable II” 2024 (Fonte Paul Stolper Gallery)

“Turntable II” di Brian Eno è un giradischi/scultura a LED che cambia colore

Limitata a solo 150 giradischi, “Turntable II” sarà in mostra presso la galleria d’arte contemporanea “Paul Stopler Gallery” di Londra fino al 9 Marzo 2024. La seconda edizione dei giradischi a LED psichedelici che cambiano colore firmati da Brian Eno fa seguito al primo rilascio del 2021, straordinario esperimento di fusione sonora e visiva. Questa volta, la velocità con cui il colore dei piatti girevoli cambia è programmata per muoversi in modo indipendente, lento e casuale, senza soluzione di continuità, passando attraverso una combinazione di “paesaggi di colori generativi”. Quando non riproduce un disco, il design al neon crea atmosfera con i suoi colori mutevoli, anche nell’oscurità di una stanza buia, come se fosse una scultura.

Turntable II 2024 di Brian Eno (Fonte Paul Stolper Gallery)
“Turntable II” 2024 di Brian Eno (Fonte Paul Stolper Gallery)

<<È la morbidezza di questi colori e il modo in cui si fondono tra loro a essere così seducente. […] Quando non deve fare nulla in particolare, come suonare un disco, è una scultura>>. Queste le parole di Brian Eno a proposito della suo opera d’arte. “Colorscapes” è il termine che il creativo utilizza per descrivere la sequenza di luci del “Turntable II”. Il modo in cui i colori mutano passando da una tonalità all’altra ricorda il ritmo naturale dello scandire di una giornata. Il tutto trae ispirazione dall’avanguardia russa d’inizio XX secolo e dalle opere di artisti come Mondrian e James Turrell.

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Turntable II 2024 il giradischi di Brian Eno (Fonte Paul Stolper Gallery)
“Turntable II”, il giradischi di Brian Eno (Fonte Paul Stolper Gallery)

I giradischi “Turntable II” sono disponibili online al prezzo di 20.000 sterline (IVA esclusa) e sono venduti con la firma di Eno ed un numero di edizione individuale inciso su un lato della base.

Brian Eno pubblicherà la colonna sonora del suo documentario sperimentale “Eno” che ripercorre la sua storia con l’Intelligenza Artificiale

Il 19 Aprile Brian Eno pubblicherà la colonna sonora di “Eno”, il suo documentario sperimentale che ripercorre la sua storia con l’A.I.. L’album conterrà 17 tracce che racchiudono la carriera musicale del produttore inglese: dai primi lavori negli anni Settanta all’album più recente “Foreverandevernomore” (2022), incluse le collaborazioni con David Byrne, John Cale e Cluster e la sua apparizione nel 2022 all’Acropoli di Atene con il fratello Roger. La colonna sonora di Eno includerà anche tre brani inediti, tra cui “Lighthouse #429”, traccia che è già stata condivisa.

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Si tratta di un brano strumentale inedito, della durata di quasi sei minuti, dalle sfumature industrial e jazz. Il titolo del singolo proviene dalla stazione radio Sonos di Eno “The Lighthouse”, che riproduce brani inediti dal suo archivio. Questa è la prima canzone della “stazione” a essere diffusa.

Brian Eno, produttore musicale tra i più creativi e futuristi della sua generazione, pioniere della musica ambient, ha dichiarato: <<Picasso una volta disse: ‘L’ispirazione esiste, ma deve trovarti mentre lavori’. Non aspetto di essere ispirato: inizio a lavorare e (se sono fortunato) divento ‘ispirato’. E se non sono fortunato continuo a farlo finché la fortuna non cambia. Sono ostinato e fiducioso che alla fine otterrò qualcosa se continuo a farlo>>.
Gary Hustwit, regista del documentario “Eno”, presentato in anteprima al Sundance il mese scorso, ha utilizzato l’Intelligenza Artificiale per mixare parti del documentario. Non ci saranno due proiezioni del film esattamente identiche perché alcune scene finiranno in posti diversi nelle nuove proiezioni, mentre alcune scene non verranno più visualizzate la volta successiva. <<Gran parte della carriera di Brian è stata incentrata sullo sviluppo della creatività in se stesso e negli altri, attraverso il suo ruolo di produttore, ma anche attraverso le sue collaborazioni su progetti come le Oblique Strategies o l’app musicale Bloom. Penso a ‘Eno’ come a un film d’arte sulla creatività, che ha come materia prima il risultato di 50 anni di carriera di Brian>> ha affermato Hustwit. <<Quello che sto cercando di fare è creare un’esperienza cinematografica che sia innovativa quanto l’approccio di Brian alla musica e all’arte>>. Il documentario “Eno” sarà presentato il 20 Aprile al cinema Barbican di Londra, seguirà una conversazione post-film con lo stesso Brian Eno, Gary Hustwit e Brendan Dawes.

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